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"Parole in coro"
Chiesa di San Lorenzo a Vincigliata, Firenze, 25 giugno 2000
Chiesa di San Martino a Mensola, Firenze  7 Luglio 2000
Piazza Umberto I,  Londa, 8 Settembre 2000
Testi da Eliot, Poliziano, Gozzano, Petrarca, Lorenzo de' Medici

 

Lo spettacolo-recital "Parole in coro" ha una struttura molto semplice, quasi banale: ha la forma di una esibizione di repertorio coreutico, con l'esecuzione di brani che hanno una scarsissima parentela tra sè. Esso comprende il "coro delle donne" in Assassinio nella Cattedrale di Eliot, "Udite Selve" dall'Orfeo del Poliziano, alcuni brani dalla "Signorina Felicita" di Guido Gozzano, due sonetti di Petrarca e una riduzione de "La Nencia da Barberino" di Lorenzo dei Medici.
    E' lo spettacolo più "coreutico" del CDRC: i brani che vengono recitati sono tutti in coro e costituiscono una stimolante vetrina circa il modo con cui si può utilizzare il coro in teatro.
    Il brano "Il coro delle donne" di Eliot è il più tipico esempio di coro drammatico: il coro diventa quasi una macchina di parossismo, con i ritmi che si fanno sempre più stretti e con un fenomenale coinvolgimento emotivo del pubblico.
    Il brano dall'Orfeo del Poliziano illustra invece un utilizzo molto originale del coro, che è divenuta tipica degli allestimenti del CDRC: un singolo coreuta recita in primo piano e tutto il resto del coro segue i sui ritmi, i suoi tempi e si sforza di adattare i propri colori e le proprie intonazioni a quelle sue. L'effetto estetico è straordinario.
    Infine le poesie di Petrarca rappresentano un tipico utilizzo "mimico" del coro: una certa immagine mimica del testo viene scelta come dominante e l'intera esecuzione viene "colorata" da quell'immagine. Questo modo di interpretare le poesie consente di offrire, in una stessa serata due, tre quattro o più versioni della stessa poesia.
    Scarica in formato zippato i testi dello spettacolo, oppure vai nella sezione "I testi del CDRC" per visionarli direttamente.
   


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