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gabriele D'Annunzio

   

"L'irredentismo di Gabriele D'Annunzio"

a cura di Paolo Bussagli

 

 

 

Questo recital è stato presentato in molti modi diversi; la prima volta è stato presentato al Vittoriale degli Italiani, con Skoll alla chitarra, Picone al pianoforte e con Paolo Bussagli che leggeva i brani di D'Annunzio con il titolo "Vittoria Nostra non sarai mutilata" e con l'organizzazione del Laboratorio Area 27; quindi è stato presentato di nuovo con la stessa formazione e alcune lievi modifiche al testo a Monza, con il titolo "C'è Dante sul Quarnaro", con l'organizzazione di Guido Giraudo. Quindi è stato presentato molte altre volte, in modo più o meno completo, spesso accoppiato alla presentazione del libro di Gabriele Marconi "Le Stelle danzanti", sull'impresa fiumana.

Il recital, pur nelle sue diverse forme, si è andato pian piano assestando con una serie selezionata di scritti dannunziani: in particolare "Disobbedisco", "Italia o morte", "Lettera ai Dalmati", "Ai fratelli che assediano i fratelli" e la "Canzone del Quarnaro".

 

Si tratta di testi di non facilissima reperibilità e di grandissima profondità poetica e civile. Si segnala in particolare la straordinaria "Lettera ai Dalmati" con un finale quasi profetico che sembra presagire la tragedia legata all'esodo che quarantacinque anni dopo avrebbe sostanzialmente cancellato la comunità dei dalmati di lingua veneta.

 

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