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il Torchio
Il mondo è come un torchio, che spreme. Se tu sei morchia vieni gettato via; se sei olio, vieni raccolto. Ma essere spremuti è inevitabile. Soltanto osserva la morchia, osserva l’olio. [..] L’olio ha splendore […] non è stata infatti una torchiatura a raffinarlo così?Agostino, Sermones XXIV, 11
"Il Torchio" | Materiale multimediale | Rassegna stampa | Genesi
Il torchio è uno spettacolo singolare; parla di un tema di cui
si discute molto: la persecuzione dei cristiani nel mondo
contemporaneo; un tema che - nonostante sia quasi costantemente
alla pubblica attenzione nella cronaca - non riesce tuttavia a
divenire oggetto serio di un dibattito intellettuale. Al di là
della mera denuncia dei numerosi fatti di cronaca che quasi
quotidianamente ci vengono presentati sui giornali, quasi mai la
questione viene affrontata con il dovuto approfondimento. Il
torchio fa esattamente questo, ponendo l'attenzione
principalmente sulle responsabilità dell'occidente
secolarizzato, in cui la fede religiosa è divenuta spesso
superficiale e incapace di guidare la vita e le scelte degli
uomini e degli stati.-Il testo è stato scritto nel 2002, quando
l'occidente stava impegnandosi nella lunga battaglia contro
l'Iraq di Saddam Hussein. A distanza di oltre un lustro devo
dire che siamo stati - purtroppo - sin troppo facili profeti.
Gli Stati Uniti hanno sostanzialmente scardinato le basi di uno
dei pochi stati laici del medio oriente, dove, pur all'interno
di una dittatura, la libertà religiosa era tuttavia rispettata.
Dopo diversi anni di guerra e di tentativi di pacificazione, gli
Stati Uniti e l'intero occidente hanno deciso di interrompere
l'impresa iraqena e il risultato è che uno tra i pochi stati del
medio oriente dove i cristiani godevano di una certa libertà è
divenuto il teatro di una delle più feroci persecuzioni
cristiane di questo secolo, che mette ormai quasi a rischio la
stessa esistenza di una delle più antiche comunità cristiane del
mondo.
Il "torchio" ha un proprio protagonista che va ben oltre la mera questione dei moderni martiri, e quel protagonista è il dolore. il dolore negato, il dolore rimosso dalle nostre coscienze, dalle nostre vite esclusivamente concentrate su una dimensione edonistica e consumistica. Il Torchio è il dolore che si muove sulla scena e "torchia" la protagonista, Alma, ma "torchia" anche e soprattutto il pubblico...questo fa de "Il Torchio" un dramma singolare e unico, anche all'interno delle produzioni del CDRC. Il Torchio ha la capacità di turbare, e finanche di irritare i cristiani dell'occidente in modo particolarmente serio; ma non è il torchio a farci male: ci turba piuttosto il confronto oggettivo tra la nostra vita secolarizzata, esclusivamente tesa al soddisfacimento di bisogni superficiali e quella dei cristiani poveri dell'oriente e del terzo mondo che assurgono al ruolo di veri protagonisti della spiritualità dell'era moderna. Spettacolo eminentemente corale, ha tuttavia uno stile recitativo decisamente vario, spaziando da uno stile intimista a uno epico. Le musiche originali utilizzate sono di Venturino, arrangiate, per l'occasione dal Maestro Fabio Binarelli. E' senz'altro lo spettacolo più difficile del CDRC; ed è anche quello a cui io sono personalmente più affezionato Paolo Bussagli vai agli altri spettacoli in archivio: Non mi hanno dato il tempo | Storie di donne d'amore e di legge | 2 Agosto 1980 | Usura | L'uomo che parla delle donne uccise - dagli uomini | Processo ad Artemisia | Chi ha paura dell'uomo nero? discorso su Sergio Ramelli | Il Torchio | Le Nuvole | L'importanza di chiamarsi Ernesto | La Flautista e Diotima | La Meravigliosa Storia di Giuseppe e di sua moglie Maria | La Morsa | I dialoghi delle Carmelitane | Spostati | Voi che ascoltate in rime sparse il suono CDRC Coro Drammatico Renato ondoleo
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